Ciondolo Keràsia (Ciliegie)

Il nome di questo frutto deriva dal greco κέρασος (kérasos), nome della città del Ponto (Turchia) dalla quale, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma i primi alberi di ciliegie nel  72 d.C, per merito di Lucullo.

Le Ciliegie sono frutti apprezzati ovunque nei secoli. Il Re Sole creò una coltivazione in serra nella stessa Versailles per poterle consumare in qualsiasi periodo dell'anno.

La ciliegia è un frutto rosso, tondeggiante e succoso. Queste caratteristiche lo hanno reso un simbolo perfetto di passione e sensualità. Nella letteratura antica, sono il Frutto del Paradiso, simbolo del piacere assoluto.

Nella mitologia greca, il ciliegio era la pianta sacra a Venere, e la sua frutta portava fortuna agli innamorati. Le dichiarazioni d'amore fatte sotto un ciliegio saranno sempre dichiarazioni fortunate

Anticamente si creavano collane di noccioli di ciliegia e le si appendevano ai rami di un albero forte, o dietro la porta della propria casa, allo scopo di propiziare l’abbondanza e la fertilità. 

In Giappone, la ciliegia è un frutto sacro. Secondo quella cultura, essa esercita una notevole influenza sulle energie dell'organismo. Ogni anno, a Maggio, si celebra la cerimonia della fioritura dei ciliegi: Hanami. Per gli orientali, il ciliegio rappresenta la beatitudine e l'impermanenza della vita. La ciliegia viene associata al samurai pronto al sacrificio. I fiori del ciliegio, Sakura, richiamano i concetti di purezza e rinnovamento 

Per il loro colore e per la loro forma, le ciliegie sono frutti simili al nostro organo più legato alla vita: il cuore. Nella religione Cristiana simboleggiano l’amore del Cristo e del sangue versato sulla croce. 

Una curiosità: la parola greca “keràsia” è stata ripresa quasi completamente nella lingua napoletana, in cui “e ceràse” sono proprio le ciliegie.